Introduzione
Situata negli altipiani centrali del Madagascar, a circa 300 km a sud di Antananarivo, Ambositra è conosciuta come la capitale dell’artigianato in legno del paese. Qui, la tradizione scultorea dei Zafimaniry, riconosciuta come patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, prende forma in ogni bottega e ogni intaglio.
Ambositra è molto più di un semplice centro artigianale: è un punto di incontro tra natura, storia, cultura e abilità manuale. Circondata da risaie, colline verdeggianti e villaggi autentici, è una tappa essenziale per chi vuole scoprire il volto più vero del Madagascar.
Breve storia di Ambositra
Il nome Ambositra significa “luogo dove si trovano molti zebù castrati”, un chiaro riferimento alla storica importanza della zootecnia nella regione tra il XVII e XVIII secolo. La città è situata nel cuore del territorio Betsileo, uno dei principali gruppi etnici del Madagascar, noti per il loro ingegno agricolo e il senso di comunità.
La regione, un tempo abitata anche dai Vazimba, fu suddivisa in quattro regni locali: Arindrano, Lalangina, Isandra e Manandriana. Tra questi, fu Isandra a imporsi economicamente intorno al 1750, pur senza riuscire a unificare politicamente l’intero territorio.
Alla fine del XIX secolo, i Merina, sotto il comando del principe Rakoto (futuro Radama II), invasero la zona. Ambositra resistette con forza, ma fu infine conquistata: le case vennero incendiate e molti abitanti ridotti in schiavitù. I resti del primo insediamento, chiamato Ambositra-Taloha, si trovano ancora oggi a circa 3 km dalla città moderna, dove si possono visitare fossati protettivi, la porta naturale tra le rocce, la piazza centrale e la tomba degli antichi re.
Oltre all’artigianato, la regione è nota anche per le sue risorse agricole (riso, mais, manioca, canna da zucchero) e minerarie (rame, oro, ferro, nichel, calcare), oltre alla produzione del Toaka Gasy, un rum artigianale che costituisce una fonte di reddito locale, anche se in parte illegale.
Quando andare ad Ambositra
Ambositra ha un clima temperato di alta quota, con estati miti e inverni freschi. Le stagioni sono ben definite:
- Maggio – Ottobre (stagione secca): periodo migliore per trekking e visite ai villaggi. Le giornate sono soleggiate e le temperature gradevoli.
- Novembre – Aprile (stagione delle piogge): le piogge possono rendere difficili gli spostamenti nelle aree rurali, ma la campagna è rigogliosa e verde.
Per chi vuole partecipare alla stagione degli agrumi, il momento ideale è da maggio in poi, quando è possibile visitare i frutteti locali e degustare arance e mandarini direttamente dagli alberi.
Cosa vedere e cosa fare ad Ambositra e dintorni
1. Il centro artigianale
Il cuore di Ambositra è il suo quartiere degli artigiani. Qui, tra botteghe e negozi, si possono osservare scultori all’opera: uomini che intagliano con strumenti tradizionali, donne che rifiniscono e vendono le creazioni. Si trovano oggetti in legno prezioso (palissandro, ebano, jacaranda), decorazioni, mobili, scacchiere intarsiate e souvenir unici.
Il piccolo villaggio di Maharivo, a 1 km dalla città, ospita oltre 150 famiglie di artigiani che utilizzano ancora torni manuali e tecniche ancestrali.
2. I villaggi Zafimaniry
A circa 45 km a sud, Antoetra è il punto di partenza per esplorare il territorio degli Zafimaniry, un popolo noto per la loro arte nella lavorazione del legno. Qui iniziano i trekking verso i villaggi tradizionali, incastonati tra le montagne.
- Sakaivo: il più bello e autentico. Si raggiunge in circa 6 ore di cammino. Si consiglia di pernottare per fare un circuito ad anello.
- Faliarivo, Kidodo, Sahanato: villaggi remoti e ancora intatti, perfetti per escursioni di 2 o più giorni.
- Ifasina: più vicino e turistico, meno autentico, spesso sconsigliato da guide locali.
I trekking sono personalizzabili: da semplici camminate giornaliere a circuiti di più giorni con guida locale, pernottamenti in abitazioni tradizionali e pasti cucinati in casa.
3. Il circuito degli aranceti e delle risaie a terrazza
Partendo da Ivony, a 9 km da Ambositra, si può esplorare un paesaggio incredibile conosciuto come Anfiteatro d’Avorio: 170 livelli di risaie a terrazza modellate dagli agricoltori Betsileo. Per paragone, un paesaggio simile si trova solo in Indonesia, con 126 terrazze.
La zona è nota anche per la coltivazione degli agrumi e l’irrigazione tradizionale. Durante la stagione giusta, si possono gustare varietà locali di arance sotto gli alberi, accolti dai contadini del posto.
4. Il villaggio di Andina
A circa 8 km da Ivony, Andina è un villaggio storico dove fu firmato un patto di non aggressione ai tempi del re Radama II. Oggi, è noto per l’agricoltura innovativa (caffè, agrumi, piante medicinali) e per la distillazione di oli essenziali.
Da non perdere:
- Una piscina naturale dove è possibile fare il bagno.
- Una grotta nascosta nella vegetazione.
- Esperienze immersive con la comunità: degustazioni, racconti storici e visite ai campi coltivati.
Conclusione
Ambositra è un luogo dove arte, storia, natura e tradizione si incontrano. È la porta d’accesso a un Madagascar meno turistico, più autentico e ricco di umanità. Ogni angolo, ogni bottega, ogni sentiero tra le risaie racconta una storia antica.
Che tu sia un viaggiatore curioso, un amante dell’artigianato o un appassionato di trekking culturale, Ambositra saprà sorprenderti con la sua semplicità, la sua bellezza e l’orgoglio della sua gente.